Il sito del castello è da far risalire probabilmente al luogo, sul colle di S. Flaviano, in cui Federico II di Svevia, in lotta con Tommaso Conte di Celano e Molise, fece costruire delle fortificazioni durante l’assedio del 1223. Tali fortificazioni erano quasi certamente soltanto opere in legno e terra battuta, tuttavia segnarono l’inizio di quello che sarebbe stato una solida fortificazione dominante il lago del Fucino nei secoli successivi.
Il castello vero e proprio fu iniziato a costruire nel 1392 su commissione di Pietro Berardi, conte di Celano; Antonio Todeschini Piccolomini, nipote del papa Pio II, portò a termine l’opera.
L’Architettura del Castello è una felice sintesi di elementi medioevali e rinascimentali : edificato inizialmente come struttura difensiva venne trasformato subito dopo in residenza rinascimentale; la cinta muraria ed il rivellino sul lato sud-est pongono in evidenza la sua funzionalità difensiva: le mura di cinta sono interrotte da undici torri a scudo e cinque rotonde; un ponte levatoio permette di attraversare un fossato asciutto ed accedere al Castello tramite un doppio ingresso, di cui uno sormontato da una caditoia. L’edificio ha pianta rettangolare con quattro torri quadrate agli angoli, arricchite da una merlatura di tipo ghibellino; l’ultimo piano presenta finestre di vario genere: bifore archiacute, trifore ed alcune finestre architravate rinascimentali. Al centro del cortile interno un pozzo, una volta architravato, dava in passato l’opportunità di raccogliere l’acqua piovana attraverso la cisterna sottostante.
Il monumento è sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica e della Collezione Torlonia di Antichità del Fucino.